Note critiche
Composizioni in cui spiccano gli accostamenti di colori
orchestrati in modo esemplare, apparendo ora rugginosi, ora
squillanti ora tenui, che accompagnano e strutturano
composizioni al tempo stesso delicate e incisive, facendo
scorrere le immagini sopra un filo sospeso su una dimensione
metafisica, quale superamento del dato fisico e tangibile
approdando a una condizione di leggerezza quasi immateriale, ma
conservando al contempo la morbidezza e la delicatezza della
loro fisicitą.
Luca Sturolo
Osservo le nature morte di Silvana,
piccole composizioni silenti, per lo pił frammenti di cose
apparentemente prive di interesse ma che a mio vedere (per come
sono presentate) sembrano indicare un rapporto tra le persone e
le cose, come se le cose, gli oggetti e le loro risonanze, si
aprissero a dei sentimenti. Trasportato da questa suggestione,
cerco le parole adatte per parlare del rapporto formale tra gli
oggetti e la loro rappresentazione, tra il sentire e l'esprimere
e, seguendo queste riflessioni, cerco pure le parole per
esprimere la "giustezza" di tale rapporto espresso dalle forme e
dai colori nella loro "giusta" sonoritą, generante quella
particolare qualitą del sentire che restituisce valore e senso
all'espressione.
Le composizioni con i loro oggetti semplici rivelano il loro
sentimento astrattivo, teso alla ricerca di rapporti armonici e
degli equilibri ad essi necessari, misurati da una distanza che
rivela il riserbo del suo animo melanconico. Ed ancora cerco,
nelle parole, la rispondenza ad un altro linguaggio, quello
della pittura, dove termini come riflesso, tono, movimento,
riverbero, accostamento, accordo, armonia, divengono nella
fissitą di una tela risonanze di echi di quella voce
malinconica, come se fossero particelle significanti
appartenenti ad una sintassi dell'anima grazie alla quale,
rispecchiandoci in quella costruzione dello sguardo, possiamo
riconoscere le tonalitą emotive del nostro sentimento.
Piero Terrone
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